Nes contro i dipendenti “fuggiti”

L’azienda vuole rivalersi: «Violati i patti». Loro: scandaloso. Pronta la class action

Decine di richieste di notifica formale sull’attuale occupazione sono pervenute in questi giorni ad altrettanti ex dipendenti della North East Services firmatari a suo tempo di patti di non concorrenza. Raccomandate sintetiche su carta intestata aziendale a firma dell’attuale amministratore Pierugo Gambiera che hanno fatto gridare alla «vergogna» gli ex dipendenti, che oltre ad essersi trovati loro malgrado coinvolti in quel pasticcio a firma Luigi Compiano ora rischiano di dover pagare penali salatissime per aver violato il patto di non concorrenza ed essere migrati in altre società del settore.

«Oltre al danno la beffa, cosa dovevamo fare? Vivere alle dipendenze dello Stato, con la cassa integrazione o cercarci un nuovo lavoro?». Destinatari di questi piccoli fulmini a ciel sereno ex dipendenti con ruoli di responsabilità all’interno del colosso Nes: capi reparto, figure strategiche nel reparto commerciale o dell’amministrazione. Erano stati costretti a firmare contratti di non concorrenza negli anni passati, quando l’azienda non dava segnali di difficoltà o di irregolarità, o almeno apparentemente non c’era l’ombra. Contratti che prevedevano, e prevedono tuttora, penali a diversi zeri, fino a centomila euro.

Dopo il buco milionario, l’amministrazione straordinaria affidata a Sante Casonato, coloro che hanno potuto hanno colto l’occasione e accettato la proposta di altre aziende del medesimo comparto. Nei giorni scorsi l’amara sorpresa recapitata dal postino: una raccomandata nella quale Gambiera e la direzione risorse umane chiede, a quanti hanno violato il patto di notificare la nuova occupazione. Gambiera preferisce non commentare. I lavoratori hanno deciso di non rimanere a guardare e di ricorrere alla vie legali: «Una nuova vergogna da parte di questa azienda. Forse la proprietà vuole recuperare qualche soldino per coprire i buchi generati da Luigi Compiano?» scrivono, «noi di certo non staremo a guardare- procederemo con una class action per ottenere il risarcimento del danno subito a causa dell’illecito prodotto dall’azienda».

«Una mossa priva di senso» commenta Danilo Maggiore, Cgil, « è una richiesta avanzata più volte anche dal sindacato in questi mesi: cancellare i patti di non concorrenza che oggi limitano la possibilità dei lavoratori di trovare una nuova occupazione. In questo modo l’azienda infierisce ancora su una situazione complessa, per la quale i dipendenti non hanno colpe».

Serena Gasparoni per tribunatreviso.gelocal.it

Nes contro i dipendenti “fuggiti”ultima modifica: 2014-07-02T10:33:53+02:00da ggiurata
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