METRONOTTE DELL’IVRI FERMA I BANDITI

mercoledì 4 giugno 2008


Piacenza, Metronotte dell’ IVRI con un abile intervento ferma i banditi.

SABATO LIBERTA’ 31 MAGGIO 2008 Cronaca di Piacenza
_ Rapina con arresti lampo nella mattinata di ieri in via Palmerio.

Due banditi armati sono entrati nella filiale della Banca popolare di Sondrio e si sono fatti consegnare 480 euro tenendo sotto la minaccia di coltello, taglierina e pistola gli impiegati presenti negli uffici.Prima è entrato nena filiale un bandito a volto scoperto, ha saltato il
bancone mandando in frantumi un vetro di protezione e ha puntato un coltello alla
gola di un cassiere urlandogli di aprire la cassaforte.
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Lo stesso ha fatto subito dopo l’altro malvivente entrato in azione con il volto coperto da un passamontagna e in pugno una pistola che successivamente si è rivelata essere perfetta imitazione di una vera ma senza il tappo rosso che la contraddistingue come giocattolo.
I malviventi miravano al contenuto del forziere, ma il dispositivo a tempo l’ha reso
inespugnabile. Nelle concitate fasi del colpo il bandito armato di coltello ha ferito ad un braccio, fortunatamente non in modo grave, uno dei cassieri della BpS a cui ha anche sfilato l’orologio.
L’ impiegato è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale.

_ ..Butta la pistola e metti bene in mostra le mani. Queste le parole gridate da un metronotte dell’lvri ad uno dei banditi appena sceso da un’auto a Barriera Genova.

..Buttala subito o ti sparo!. ha avvertito ancora il metronotte e il bandito ha obbedito,
lasciando cadere la sua arma e alzando le mani. La pistola si è poi rivelata un’ arma giocattolo.
I momenti di tensione ieri pochi minuti dopo mezzogiorno a barriera Genova sono stati grandi. Ed è stato bravo il metronotte che ha fermato uno dei banditi, 1’3altro è stato bloccato dagli uomini della Polizia.
La polizia ha reso noto le iniziali dei nomi dei due arrestati, si tratta di J.N:. 31 anni di Torino,
e M.V..45 anni, calabrese. Il primo ha già subito condanne per reati contro il patrimonio ed era in regime di affidamento in prova ai servizi sociali; il secondo scontava una misura cautelare
in una comunità. Questo non ha naturalmente impedito loro di allontanarsi dal Piemonte e di mettere a segno il colpo.
Un terzo complice che li attendeva su un’auto “pulita” (una Piat Uno), in VIa Guglielmo da Sali ceto, ha abbandonato la vettura e si è allontanato a piedi facendo perdere le tracce.

E’ attivamente ricercato dagli uomini della squadra mobile.


Non c’è stato bisogno di spendere i soldi del cinema, perché ieri mattina a mezzogiorno il film d’azione, per oltre un centinaio tra passanti e automobilisti increduli, lo hanno girato le forze
dell’ordine e tre banditi che avevano appena rapinato una banca. Armi in pugno in mezzo alla strada, auto di traverso per bloccare i fuggitivi, pattuglie che partivano a tutta velocità e
sirene spiegate. Poco prima tre uomini armati avevano colpito alla Banca Popolare di Sondrio, ferendo unodei dipendenti, Purtroppo gli è andata male e sono stati acciuffati grazie anche all’audacia e all’intuito di Franco Botti, agente dell’lvri, che per primo ha bloccato
due dei fuggiaschi insieme agli agenti della polizia postale e della volante. A finire in manette sono
tati due pregiudicati torinesi: Uno avrebbe dovuto trovarsi in una comunità di recupero per tossicodipendenti, mentre l’altro era stato affidato ai servizi sociali. Il terzo è invece ricercato
dalla polizia, ma ha fano perdere subito le sue tracce.
I banditi sono entrati in azione a mezzogiorno. Sono arrivati in città da Torino nella mattinata a bordo di una Fiat Multipla verde, e si sono iubito dati da fare per procurarsi un auto per la fuga. E così che si sono impossessati di una Fiat Uno bianca. A questo punto, mentre uno a
bordo dell’utilitaria attendeva fuori dalla banca di via Palmerio, gli altri due varcavano la soglia dell’istituto di credito, che si trova a pochi metri dai comandi dei carabinieri .,
Il primo ad agire è stato il 31enne che, a volto scoperto e con un coltello a serramanico in mano, ha saltato il bancone, mandando in frantumi con un calcio il vetro divisorio.
Minacciando l’impiegato, ha chiesto i soldi, ma gli è stato risposto che la cassaforte aveva l’apertura ritardata.
E’ in questo momento che – con in testa un passamontagna nero -è entrato l’altro complice, impugnando una pistola modello Beretta 7,65 (solo successivamente si scoprirà essere
una scacciacani alla quale era stato tolto il tappo rosso),
I due banditi, tenendo sotto scacco i due dipendenti e una cliente, hanno quindi iniziato a rovistare ovunque, mettendo le mani anche nelle tasche degli impiegati. Hanno così trovato le chiavi di una cassetta metallica all’interno della quale c’erano 480 euro in contanti, le banconote
usurate che vengono avviate al macero. Prima di andarsene, non contenti, hanno rubato anche l’orologio che uno degli impiegati aveva al polso. «Nella concitazione – ha riferito
il commissario Giulia Tondini – il bancario è rimasto ferito a un braccio dal coltello del rapinatore
che gli sfilava l’ orologio, ma fortunatamente non è nulla di grave.
L’uomo, portato in pronto soccorso dall’ambulanza della Croce rossa, è stato infatti dimesso nel pomeriggio.
Nel frattempo, il direttore. -dal suo ufficio – era riuscito a far pervenire la richiesta di aiuto ai metronotte e alla questura.
A questo punto, con un magro bottino, è iniziata la fuga dei tre, che saliti a bordo della Uno si sono diretti poco distante, in piazzale Genova, dove avevano posteggiato la Multipla per scappare.

L’agente dell’lvri, in servizio antirapina, ha però notato i movimenti della loro auto.
Li ho tenuti d’occhio dallo specchietto retrovisore – spiega Botti – e quando ho visto che accostavano in piazzale Genova, poco dopo l’edicola, ho fatto inversione e mi sono messo dietro, comunicando alla mia centrale il numero della targa, Ad un certo punto ho visto due scendere in fcetta e salire sull’altra vettura: uno aveva anche gettato. qualcosa sotto all’auto. Così mi sono deciso a intervenire e, con una manovra brusca, ho piazzato la mia auto di traverso davanti alla loro in modo che non potessero scappare, e poi sono sceso puntandogli la mia arma di
ordinanza e intimandogli di tenere le mani in vista..
Contemporaneamente è arrivata una pattuglia della polizia postale, e subito dopo, le volanti del 113. I due sulla Multipla sono stati ammanettati e portati di corsa in questura, mentre il terzo è scappato sulla Uno svoltando in via XXIV Maggio, L’utilitaria, con un passamontagna nascosto
tra i sedili, la polizia l’ha trovata poco dopo, abbandonata, in via Da Saliceto. I due si trovano ora alle Navate con l’accusa di rapina aggravata e lesioni.

 

METRONOTTE DELL’IVRI FERMA I BANDITIultima modifica: 2008-06-04T11:10:00+02:00da ggiurata
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