INVESTIGATORI PRIVATI PER “SPIARE” I DIPENDENTI

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144164727.gif Commesse, manager e operai le vittime più gettonate. Moltissimi i genitori che adesso fanno pedinare i figli

Ma quali mariti infedeli, gli 007 ora sono pagati per spiare i dipendenti

MILANO 23/08/2008 – Si aggirano come ombre, invisibili e silenziose, al collo una macchina fotografica pronta a scattare e raccogliere prove. Il lavoro degli investigatori privati all’ombra della madonnina non conosce flessioni e il numero degli “agenti 007” nella metropoli milanese cresce di giorno in giorno. Basti pensare che in un anno, secondo i dati forniti dall’Unione del Commercio, si è registrato un incremento del 15,8% relativo alle aperture di nuove agenzie investigative, oggi le agenzie investigative a Milano sono 278, in Lombardia raggiungono quota 509, per un giro d’affari di milioni di euro. Un investigatore costa, infatti, in media 50-70 euro all’ora e per portare a termine un’operazione è necessaria mediamente un’intera settimana di lavoro.

TRAMONTA UN MITO
Ma se è vero che per le agenzie investigative si registra, negli ultimi tempi, un’impennata dei guadagni è anche vero che è cambiato il target dei clienti. Perchè se molti pensano ancora che a sganciare fior di quattrini siano soprattutto mogli o mariti traditi che desiderano immortalare l’infedeltà del coniuge e inchiodarlo una volta per tutte, si sbagliano di grosso. Nel giro di un decennio l’attività degli investigatori privati ha cambiato decisamente pelle e adesso il volto di chi viene pedinato non è più quello dell’ex marito da spennare in tribunale.

NUOVI CLIENTI
Al primo posto delle attività che oggi occupano la giornata degli investigatori meneghini ci sono soprattutto le richieste che provengono dal mondo del lavoro. I principali clienti per le agenzie investigative sono diventati infatti le aziende. Le richieste dei “padroni” sono chiare e semplici: pedinare un dipendente su cui pende l’ombra del sospetto. Dalla commessa del negozio sotto casa al dirigente della multinazionale nessuno può dirsi al sicuro. «Dalle aziende riceviamo in media sei sette richieste al mese – assicura Max Maiellaro, titolare dell’agenzia investigativa Aghata Cristy che opera a Milano da vent’anni – e tutte hanno un riscontro positivo». Nel mirino degli investigatori soprattutto quadri e dirigenti che vengono pedinati per smascherare un’eventuale attività di spionaggio industriale.

LAVORATORI “INFEDELI”
«Ingegneri, informatici, progettisti, negli ultimi anni i dipendenti fanno tutti il doppio gioco – continua Maiellaro – e il nostro compito è pizzicarli quando consegnano un progetto all’azienda concorrente o quando una volta usciti dall’ufficio entrano in quello dell’azienda avversaria». Ma ad essere spiate ci sono anche le commesse, soprattutto quelle che lavorano nella grande distribuzione: «Chi lavora in un grande supermercato – aggiunge Guglielmo Griffoni, investigatore – spesso si porta a casa sacchi di roba da mangiare che poi rivende privatamente nel quartiere o a casa propria». Insomma, a spingere l’attività degli investigatori è proprio “l’infedeltà” lavorativa. E se i lavoratori spiati dovessero fare appello al garante della privacy potrebbero ritrovarsi con le spalle al muro perchè il Garante ha pienamente accolto la giurisprudenza della Corte di Cassazione che ammette i così detti “controlli difensivi”: in altri termini il datore di lavoro può ricorrere ad un investigatore per accertare l’inadempimento del dipendente.

FIGLI SPIATI
Ma c’è un’altra novità perchè a chiedere aiuto agli investigatore oggi sono anche molti genitori: «Si rivolgono a noi – continua Maiellaro – per sapere se il figlio fa uso di sostanze stupefacenti e quasi sempre i sospetti dei genitori sono fondati». Spiati i ragazzi tra i 15 e i 18 anni, figli di genitori separati che lavorano tutto il giorno. E una volta ottenute le prove i genitori che fanno? «Le alternative sono due, o rivolgersi a uno psicologo oppure barricarli in casa».
Scritto da: Sandra De Marco – sandra.demarco@cronacaqui.it

INVESTIGATORI PRIVATI PER “SPIARE” I DIPENDENTIultima modifica: 2008-08-23T12:42:00+02:00da ggiurata
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