Il Segretario Generale dell’UNAL chiede al Ministro dell’interno Angelino Alfano Controlli a carattere nazionale sugli Istituti di vigilanza

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Spett. Le Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano

Piazza del Viminale, 1 gabinetto.ministro@pec.interno.it 00184 Roma

Oggetto: richiesta a carattere nazionale di controlli su Istituti di vigilanza privata Egregio Sig. Ministro, Le scrivo a proposito di quanto accaduto il 13 agosto scorso, presso il palabingo di Navacchio (Pi) in cui una guardia particolare giurata, posta dall’Istituto di vigilanza cui apparteneva in congedo parentale aveva tentato di rapinare un collega dell’incasso che reagendo procurava la morte di quest’ultimo. Da quanto si apprende dalla stampa, dalle indagini è emerso che la guardia particolare giurata, Simone Paolini che ha reagito al tentativo di rapina sparando contro il suo collega Davide Giuliani che ne rimaneva ucciso, aveva i titoli di polizia per svolgere la funzione di G.P.G. scaduti dal febbraio scorso e che durante i controlli presso l’istituto di vigilanza “Corpo Guardie Giurate Città di Pisa” cui appartiene lo stesso, si sarebbero riscontrati almeno altri due casi di G.P.G. con titoli di polizia scaduti che venivano utilizzati in servizio dall’istituto. Le chiedo Sig. Ministro è mai possibile che gli organi preposti che sono Suoi diretti dipendenti, al controllo degli Istituti di vigilanza non si siano mai accorti di queste gravi inadempienze, quanto è stato fatto l’ultimo controllo su questo Istituto ? e mai possibile che giri gente in divisa e armate senza alcuna autorizzazione! e questo e venuto fuori solo ora perché vi è stato un fatto cosi grave. Egregio Sig. Ministro Le posso garantire che simili situazioni sono all’ordine del giorno in tutta Italia, sarebbe ora che le Questure facciano i controlli presso gli Istituti di vigilanza senza guardare in faccia a nessuno e che quando la G.P.G. ha i titoli di polizia scaduti ed è in attesa di rinnovo o è in congedo per un lungo arco di tempo come nel caso di Davide Giuliani, le armi in loro possesso devono essere ritirate dalle Questure, in modo da evitare sia probabili atti delinquenziale che l’utilizzo illegittimo di personale da parte di Istituti di vigilanza privi di scrupoli e che si promuova una seria indagine per accertare se vi sono figli o parenti di funzionari delle Prefetture e delle Questure che siano stati assunti da Istituti di vigilanza privata, in quanto non è possibile che non si riescano a debellare quei tanti fenomeni di mala gestione delle G.P.G. da parte degli Istituti che consistono nelle sfruttamento delle stesse impiegandole ben oltre l’orario di lavoro anche raddoppiando il turno giornaliero, con straordinario retribuito in nero a pochi euro l’ora, costrette in Pag.2/2 alcuni casi a comprarsi le divise, ferie non concesse, stipendi pagati con enorme ritardo, servizi svolti che non risultano sulle comunicazioni inviate alle Questure, G.P.G. che vengono utilizzate smontanti dalla notte sul trasporto valori, senza dare loro la possibilità di recuperare le energie psico-fisiche, quante G.P.G. in servizio antirapina presso le banche non sono fornite di alcun apparato ricetrasmittente per poter contattare la propria centrale operativa in caso di urgente necessità? Disponga i controlli del caso e se ne renderà conto, ed altro ancora e tutto questo avviene sotto costante minaccia di licenziamento da parte di datori di lavoro senza scrupoli che guardano esclusivamente al profitto e per la mancanza costante di controlli ad hoc da parte degli organi dello Stato. Questa mia missiva verrà pubblicata sulla rete ed inviata agli organi di stampa per rendere l’opinione pubblica partecipe delle problematiche che affliggono gli operatori della vigilanza privata e per far constatare alla stessa il suo impegno Sig. Ministro affinchè circa 50.000 guardie particolari giurate possano ritrovare la loro dignità di lavoratori e di uomini fin troppo calpestata. Distinti Saluti.

Il Segretario Generale Francesco Pellegrino

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