Straordinari e non solo, quando rifarsi sul datore di lavoro: in questi casi hai diritto ad un risarcimento

7 Febbraio 2024 di Pasquale Conte Ci sono alcuni casi in cui si ha diritto ad un risarcimento. Straordinari e non solo: ecco quando ci si può rifare sul datore di lavoro. Quando si decide di ricoprire una nuova posizione lavorativa, ci sono alcuni momenti che sono fondamentali e su cui va rivolta la giusta attenzione. Uno di questi è la firma del contratto, che va … Continua a leggere

la trasmissione Restart, intervista telefonica al Segretario Generale dell’Unal

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Le informazioni alla giornalista della trasmissione Restart, inerenti le domande poste a Landini, sulla firma dei contratti della vigilanza, al minuto 24,30 del video, le ha fornite il Segretario dell’Unal Sindacato vigilanza privata, durante l’intervista telefonica allo stesso, sabato mattina.

Re Start 2023/24 - Puntata del 29/01/2024 - Video - RaiPlay

https://www.raiplay.it/video/2024/01/Restart—Puntata-del-29012024-7cc2d9a9-6cc5-4df5-903b-7cd787c3c397.html?wt_mc=2.www.fb.raiplay_dati.&fbclid=IwAR35wVLKwKibDsRZe_BQrZhpz8CrJxd9f8nlQTVbstmCf37arGaekFyUOYA

La Cassazione conferma la condanna per le guardie giurate dell’ospedale: andranno in carcere

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La Cassazione conferma la condanna per le guardie giurate dell’ospedale: andranno in carcere [notiziediprato.it]

Rigettato il ricorso dei difensori. Resta la sentenza di Appello: 7 anni di carcere per omicidio preterintenzionale per la morte di un sessantenne in seguito ad un’aggressione avvenuta il 4 ottobre 2017. La vittima, rimasta paralizzata, morì dopo un anno

La Cassazione conferma la condanna per le guardie giurate dell’ospedale: andranno in carcere

L’ultima parola è arrivata nella tarda serata di oggi, venerdì 19 gennaio, con la Corte di Cassazione che ha pronunciato il suo verdetto: le due guardie giurate accusate della morte di Massimo Statunato, il sessantenne aggredito e picchiato il 4 ottobre 2017 al pronto soccorso dell’ospedale di Prato, rimasto paralizzato e morto un anno dopo, sono colpevoli. La sentenza, definitiva, è stata resa nota al termine di una giornata lunghissima e molto sofferta, nel corso della quale i due imputati – Andrea Priolo e Simone Pagliantini – hanno sperato nel rovesciamento della decisione dell’Appello che dieci mesi fa, cancellando l’assoluzione di primo grado, li aveva condannati a sette anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Una speranza mai abbandonata, coltivata fino all’ultima parola del complesso e articolato ricorso che gli avvocati difensori – Giuseppe Nicolosi e Antonino Denaro per Andrea Priolo, Barbara Mercuri per Simone Pagliantini – hanno offerto ai giudici della Cassazione. I due imputati hanno seguito l’udienza e poi, come i loro avvocati, sono rientrati a Prato e qui, stretti nell’abbraccio di familiari e amici, hanno affrontato la lunga ed estenuante attesa. Il ricorso è stato rigettato. Non si torna più indietro. I titoli di coda non potranno essere riscritti: i giudici si sono convinti che le due guardie, la sera di quel lontano 4 ottobre, colpirono Statunato e che quelle botte furono la causa della tetraplegia che costrinse la vittima al ricovero in un centro specializzato per pazienti infermi dove morì il 12 ottobre 2018. Dal primo giorno, è sempre stata questa la tesi della procura: il sessantenne aggredito dai due vigilantes dopo essere entrato al pronto soccorso chiedendo insistentemente di essere visitato; un’insistenza respinta dai medici di turno e – dice l’accusa – finita in tragedia per l’intervento degli imputati.
 I parenti della vittima, costituiti parte civile e assistiti dagli avvocati Ciappi e Bertolaccini, non hanno mai smesso di credere nella giustizia, neppure quando il giudice delle indagini preliminari negò la custodia cautelare in carcere chiesta dalla procura e neppure dopo la sentenza di assoluzione emessa dal giudice delle udienze preliminari al termine del processo con rito abbreviato. Una vicenda giudiziaria molto dibattuta e combattuta dalle parti, con ricostruzioni opposte a spiegare le lesioni che, a distanza di poche ore dal ritrovamento dell’uomo, provocarono la paralisi irreversibile e, dopo un anno, il decesso. Gli avvocati della difesa hanno sempre sostenuto che le due guardie giurate intervennero solo a calmare l’uomo, già affetto da patologie pregresse, mentre l’accusa, anche sulla base della testimonianza di una dottoressa che era di turno al pronto soccorso la sera del fatto, ha sempre parlato di aggressione e botte. I due colleghi finirono sul registro delle notizie di reato e nei loro confronti la procura avanzò richiesta di custodia cautelare in carcere che, però, non non fu accolta dal giudice delle indagini preliminari. L’iniziale ipotesi di reato – tentato omicidio – diventò un anno dopo omicidio preterintenzionale. 
Un calvario durato anni per Andrea Priolo e Simone Pagliantini: il fardello di un’accusa sempre respinta con forza, la battaglia giudiziaria portata avanti con determinazione, la sospensione dal lavoro. Un calvario destinato a continuare. Per i due si aprono le porte del carcere: l’Ufficio esecuzione recepirà la sentenza della Cassazione e provvederà alla notifica. Non ci sarà bisogno delle forze dell’ordine per eseguire la decisione della Corte di Cassazione. (nt)

FONTE: http://www.notiziediprato.it/news

 

AVVISO RICERCA PERSONALE

Questa mattina, siamo stati contattati da un Istituto di vigilanza Privata, di Cologno Monzese (MI). che necessita urgentemente di guardie particolari giurate, già decretate, chi fosse interessato, può inviare il suo curriculum vitae a: info@unal-sindacato.it 

Obbligo di fornire alle guardie giurate le disposizioni inerenti il servizio cui sono comandate a svolgere

Vige l’obbligo di fornire a ciascuna guardia giurata le disposizioni scritte inerenti i compiti e le modalità di esecuzione del servizio. L’ordine di servizio dev’essere custodito per almeno 2 anni dall’istituto di vigilanza per essere esibito su richiesta degli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza. Chiunque venga a conoscenza degli “ordini di servizio interni” è tenuto al segreto d’ufficio e … Continua a leggere

TESSERA ASSOCIATIVA UNAL 2023

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Tesseramento 2023 UNAL – Unione Nazionale Autonoma del Lavoro è dal 2008 al fianco dei lavoratori con serietà e trasparenza. Anche nel 2023, dopo 15 anni di attività sull’intero territorio nazionale, la nostra Organizzazione Sindacale intende proseguire su questa strada difendendo il lavoro e coloro i quali ogni giorno onestamente svolgono il proprio dovere ma che spesso non vedono rispettati … Continua a leggere

Il Licenziamento del dipendente….

Il licenziamento del dipendente che rivolge un appellativo omofobo, con intento irrisorio, ad un collega è sorretto da giusta causa, dal momento che la condotta non è una semplice forma di maleducazione, ma rappresenta una discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Lo prevede l’ordinanza 7029/2023 della Corte di Cassazione. Il rispetto che merita qualsiasi scelta di orientamento sessuale, sottolineano i giudici, è … Continua a leggere

ATTENZIONE Il contributo Ebinvip è riservato esclusivamente alle guardie giurate e agli amministrativi del settore vigilanza.

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L’ente ha chiarito, attraverso il proprio sito internet, che il contributo da 400 o 600 euro denominato “di non autosufficienza” sarà erogato solamente alle Guardie Particolari Giurate e agli impiegati amministrativi.
Una pessima notizia per i tanti dipendenti inquadrati nella sezione “Servizi Fiduciari” del CCNL della Vigilanza Privata che avevano sperato in questo sostegno economico.
Non si tratta comunque di un cambiamento in corso d’opera. Consultando il regolamento, si può infatti leggere che il contributo è destinato ai lavoratori inquadrati nell’art. 31 del CCNL ed esclude dunque i lavoratori dei Servizi Fiduciari che sono invece inquadrati nell’art.6 dell’apposita seziona del CCNL.
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