L’ITALIA ARMATA

L’Italia armata
Ma, il senso d’insicurezza è alto, tant’è che nelle case circola un vero e proprio arsenale bellico “parallelo”. Sono circa 10 milioni le armi legali presenti in Italia, con almeno quattro milioni di famiglie in possesso di almeno una pistola. Nel nostro Paese nel 2007 4,8 milioni di persone, pari all’8,4% della popolazione totale, detengono un’arma da fuoco corta o lunga, da caccia o da tiro a segno o ancora da difesa.
Sono 34mila i privati che posseggono un porto d’armi, ai quali si sommano le oltre 50mila guardie giurate, i circa 800mila cacciatori con licenza per abilitazione all’esercizio venatorio e i 178mila permessi per uso sportivo (tiro a volo o tiro a segno). Altri 3 milioni di italiani hanno denunciato, invece, la presenza di armi in casa, ereditate o inservibili.
Si stima che ogni anno in Italia si producano 629.152 armi, con una proporzione di detenzione di un’arma ogni dieci persone. Un giro d’affari con cifre che sfiorano i 2 miliardi di euro tra produzione e indotto (abbigliamento, oggettistica, accessori). Una fabbricazione che raggiunge percentuali significative: le armi lunghe prodotte coprono il 70% dell’offerta europea, per le armi corte la percentuale scende al 20%; un business, dunque, quello italiano tra tradizione e tecnologia, con un considerevole epicentro a Brescia, dove l’incidenza percentuale di produzione nazionale in quest’area – che raccoglie 143 imprese del settore armieristico – sfiora addirittura il 90%.
Si collocano in cima alla lista delle città più armate nel 2007, Torino e Milano, seguite da Roma e provincia, con circa 2 milioni di armi regolarmente detenute su un totale di 10 milioni di “pezzi” presenti sul territorio nazionale.

 

L’ITALIA ARMATAultima modifica: 2008-01-20T23:30:00+01:00da ggiurata
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