Roma: Istituti vigilanza, De Luca (Pd): ‘Un giro di milioni a danno della sicurezza’

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Mancanza di controlli, evasione fiscale e lavoratori ricattati. Sono i problemi denunciati dal consigliere capitolino per un settore che ha oltre 12mila addetti a Roma e 80 aziende che operano nel settore. “Un gran numero di istituti non pagano la previdenza dei lavoratori, il cui stipendio è finanziato dalla cassa integrazione. E alcuni non hanno il certificato antimafia” DI SANTO IANNO’

Mancanza di controlli, evasione fiscale e lavoratori ricattati. L’allarme sugli istituti privati di vigilanza a Roma arriva da Athos De Luca, consigliere capitolino del Pd, nel corso della conferenza stampa di stamattina nella sede del partito di via delle Vergini. “È un giro di milioni di euro ai danni della sicurezza dei cittadini, mentre in città continuano gli assalti ai portavalori e gli episodi di truffa”, attacca De Luca. Che ricorda il ruolo di queste società nel progetto “Roma sicura”.

12MILA ADDETTI E 80 AZIENDE – Oltre 12mila addetti nella Capitale e 80 aziende che operano nel settore. Mentre “il nucleo di polizia amministrativa – spiega l’esponente democratico – è composto solo da 9 persone”. E i controlli latitano. Le critiche sono su diversi punti. A partire dal cambio di regione sociale, con “un gran numero di istituti – afferma De Luca – che non pagano la previdenza dei lavoratori, il cui stipendio è finanziato dalla cassa integrazione”. Basta cambiare la dicitura nello statuto e il gioco è fatto. “Grazie a nuove licenze concesse dalla prefettura – continua – ripartono. Alcuni di questi – aggiunge – non hanno nemmeno il certificato antimafia”.

DIRITTI NEGATI – Ma c’è anche una questione di diritti negati. Per il consigliere capitolino esiste un “ricatto sugli straordinari”. Da contratto, le ore di lavoro in più dovrebbero essere 8 la settimana, per un totale di 240 l’anno. “In realtà – denuncia De Luca – in alcuni casi sono migliaia, facendo leva sugli stipendi bassi e sulla minaccia di licenziamento”. Non solo. Quando una guardia giurata passa da un’azienda del settore a un’altra vede “azzerati tutti i livelli di salvaguardia acquisiti”. Senza dimenticare l’assenza di corsi di preparazione e le pistole acquistate dai dipendenti e non dall’istituto di vigilanza.

LE GARE AL RIBASSO – A preoccupare il democratico anche le gare al massimo ribasso delle pubbliche amministrazioni. “Comune e Regione – sottolinea – assegnano i bandi a chi offre di meno. Atteggiamento che non consente il rispetto delle regole”. L’unica via d’uscita, per De Luca, è un “maggior controllo sull’operato delle società”. A partire dalla guardia di finanza fino alla prefettura, che deve “valutare attentamente se concedere il cambio di ragione sociale”. “Per dare sicurezza ai lavoratori – conclude – e a Roma”.   

 Santo Iannò fonte: http://www.paesesera.it
Roma: Istituti vigilanza, De Luca (Pd): ‘Un giro di milioni a danno della sicurezza’ultima modifica: 2012-11-16T15:56:00+01:00da ggiurata
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