di TIZIANO VALLE
CASTELLAMMARE –
“Lo Stato ha ucciso mio marito”. E’ la verità di Filomena, moglie di Aniello D’Auria, il 55enne che s’è tolto la vita nel garage della sua abitazione di via D’Annunzio a Castellammare di Stabia.
Una donna distrutta dal dolore che s’è rifugiata nell’abbraccio della famiglia e dei suoi tre figli: Francesco, Marika e Chiara. “Il lavoro ha destabilizzato mio marito, era distrutto dal pensiero di non riuscire a garantire il futuro ai suoi figli – spiega Filomena -. Ha lavorato per 32 anni e solo la legge Fornero gli impediva di andare in pensione. S’è ritrovato costretto a ripartire da zero a 55 anni. Ecco perchè il contratto che aveva firmato appena lunedì non è bastato a superare lo shock”.
Filomena ce l’ha con le istituzioni che hanno voltato le spalle alle famiglie in difficoltà: “La Fornero pianse, venisse a vedere ora come piangiamo noi – dice la moglie di Aniello D’Auria -. Senza quella legge, mio marito sarebbe andato in pensione dopo i 4 anni di mobilità e invece ha deciso di smetterla perchè dopo 32 anni di servizio sarebbe dovuto ripartire da zero. Hanno distrutto la mia vita e quella dei miei figli”.
(L’intervista completa su Metropolis Quotidiano in edicola oggi)
13/11/2014