Brindisi, guardia giurata malata di tumore e licenziata: troppe assenze

di Antonio Portolano

BRINDISI – Malato di tumore al cervello viene licenziato a causa delle troppe assenze. Dopo quello di «Zoe» a Brindisi un nuovo dramma del lavoro. È quello di Enzo Giunta, 48 anni, fino al 3 marzo scorso guardia giurata in forza all’istituto di vigilanza privato «Sveviapol». Fino a quando, tornato dall’ultimo dei tre interventi a cui è stato suo malgrado sottoposto, anzichè poter gioire – per essere riuscito a ridurre la gravità del suo male – è costretto a subire un’altra durissima batosta: licenziato «per aver superato il periodo di comporto». Fuori dal gergo legale significa che si è assentato troppo dal posto di lavoro.

La Fisascat-Cisl ha già avviato una battaglia legale affidandosi all’avvocato Giuseppe Negro per chiedere la revoca del licenziamento. «Ci troviamo di fronte ad un fatto gravissimo – dice il segretario della categoria brindisina Antonio Baldassarre -, se per ogni persona che si ammala si dovesse ragionare in questi termini provate a pensare cosa accadrebbe in questo Paese».

Il dramma della guardia giurata lo racconta lo stesso Enzo Giunta, fratello dell’ex assessore comunale Antonio Giunta.

«Il calvario è iniziato lo scorso giugno quando a seguito di un esame ho scoperto di avere un tumore. Si tratta di un “macroadenoma” localizzato al cervello. Una forma benigna dirà in seguito la biopsia, ma che necessita di essere combattuto. Da allora mi sono sottoposto a tre interventi: il due ottobre, il due dicembre, e il 24 febbraio scorso. Alla fine i medici sono riusciti a ridurre la massa tumorale dell’85%. Il resto dovrò continuare a ridurlo con 20 sedute di radioterapia fino ad aprile».

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E poi cos’è accaduto?

«Sono ritornato a casa dall’ultimo intervento ed ho ritrovato nella cassetta della posta la raccomandata con cui venivo licenziato per aver superato «il periodo di comporto». Non vedevo l’ora di rientrare al lavoro e invece mi ritrovo di fronte a questo dramma».

Cosa ha deciso di fare?

«Combatterò come ho sempre fatto, combatterò – piange per la tensione – perchè non è giusto, combatterò per i miei figli (una ragazza di 15 e un bambino di 6 anni) che mi danno la forza, per mia madre che sapendomi malato si è consumata ed ha perso 30 chili continuando a pensare a me».

Da quanto lavora per la Sveviapol?

«Da 6 anni, mi occupavo prevalentemente del servizio di sorveglianza notturno agli esercizi commerciali della città. Tutti lo sanno che sono uno che non marca visita. Fino a quando poi non ho scoperto il mio male e sono stato costretto a fermarmi, mio malgrado purtroppo».

La vicenda è controversa e sarà un tribunale a stabilire ora se il licenziamento sia legittimo o meno, il sindacato comunque ravvisa una errata interpretazione della legge.

«Intanto – spiega Antonio Baldassarre – la società era al corrente della situazione e nonostante le nostre reiterate richieste di “spezzare” il periodo di malattia intervallandolo con qualche giorno di ferie, come pure si era detta disponibile a fare, non ha interrotto la malattia. Ma anche su questo c’è qualcosa che non va sono stati considerati i 240 giorni di assenza. Questo è il limite previsto nell’arco, però si badi bene di un anno solare, che tra l’altro può essere esteso a 300 per malattie particolarmente gravi. In questo caso gli stessi giorni sono stati considerati a cavallo invece di due due anni. Si va infatti dal giugno del 2014 al marzo del 2015. Ora abbiamo affidato la vertenza al nostro ufficio legale»

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Brindisi, guardia giurata malata di tumore e licenziata: troppe assenzeultima modifica: 2015-03-10T15:28:36+01:00da ggiurata
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