Indennità sostitutiva per ferie non godute, nuovo orientamento della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione afferma ora che i lavoratori non possono perdere il diritto alla indennità finanziaria per le ferie non godute senza previa verifica che il datore li abbia posti in condizione di esercitare il loro diritto alla fruizione del riposo annuale.
In particolare sottolinea che:corte di cassazione
a) le ferie annuali retribuite costituiscono un diritto fondamentale e irrinunziabile del lavoratore; il diritto alla indennità finanziaria sostitutiva delle ferie non godute al termine del rapporto di lavoro è intrinsecamente collegato alle ferie annuali retribuite;
b) è il datore di lavoro il soggetto tenuto a provare di avere adempiuto al suo obbligo di concedere le ferie annuali retribuite;
c) la perdita del diritto alle ferie ed alla corrispondente indennità sostitutiva può verificarsi soltanto nel caso in cui il datore di lavoro offra la prova: di avere invitato formalmente il lavoratore a godere delle ferie; di averlo avvisato in tempo utile a garantire che le ferie fossero ancora idonee ad assicurare il relax e il riposo cui sono volte a contribuire; di averlo edotto del fatto che se egli non ne avesse usufruito tali ferie sarebbero andate perse al termine del periodo di riferimento.
Indennità sostitutiva per ferie non godute, nuovo orientamento della Corte di Cassazioneultima modifica: 2022-09-10T13:08:28+02:00da ggiurata
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