RAPINA ALLA BANCA DI CHERASCO (CN)

Nel Savonese i precedenti
di un rapinatore di Cherasco

È ancora caccia all’uomo in Piemonte e in altre regioni nei confronti del quarto rapinatore sfuggito ieri all’arresto dopo l’assalto alla banca di Cherasco (Cuneo) e al successivo inseguimento e conflitto a fuoco con i carabinieri, conclusosi a Bra con l’arresto di tre banditi, due dei quali rimasti feriti, e il rilascio dell’ostaggio, il direttore della banca. L’auto usata per la fuga è stata trovata bruciata a Carmagnola (Torino), ma l’uomo è svanito nel nulla. Il giorno dopo la tragedia sfiorata, scattano però le polemiche: secondo indiscrezioni trapelate negli ambienti giudiziari cuneesi, due dei tre rapinatori arrestati erano fuori dal carcere per l’indulto. Si tratta di Carmelo La Rosa, 54 anni, di Santena (Torino), e Luciano Rubinato, di 44, di Moncalieri (Torino), entrambi rimasti feriti: il primo alla testa, il secondo alle braccia e alle gambe. Il terzo arrestato si chiama Sergio Mangiameli, 48 anni, è originario di Catania ma vive a Torino. Le indagini sono coordinate dal procuratore di Alba Luigi Riccomagno. Il personaggio di maggior spessore sembra essere Carmelo La Rosa, che ha precedenti per associazione per delinquere, sequestro di persona, rapina, evasioni e furti. Nel 1981, con un complice aveva rapinato un gioielliere di Santo Stefano Roero (Cuneo), tenendolo segregato in casa mentre asportava preziosi dalla sua abitazione. Nel `92 fu invece arrestato per rapine in banche e furgoni portavalori. Uno degli ultimi episodi di rilievo risale al 2005: fu bloccato dai carabinieri con l’accusa di avere partecipato, l´8 luglio 2005, alla rapina nella filiale di Andora dell’istituto di credito Cassa di Risparmio di Savona.

Per questo fatto la Rosa è stato condannato nel 2007 a tre anni di reclusione e 1000 euro di multa, ma l’indulto lo ha rimesso in libertà. Anche l’ultima condanna di Luciano Rubinato è recente. È del 2005, quando gli furono inflitti cinque anni e quattro mesi per due rapine in banca avvenute il 18 luglio e il 23 agosto 2003 a Pietra Ligure. Grazie ad una riduzione di pena di 180 giorni e all’indulto, l’uomo era già fuori. In precedenza, nel `93, fu arrestato dopo una rapina al Banco Ambrosiano di Nichelino (Torino) mentre cercava di fuggire, con un complice, con 40 milioni delle vecchie lire: la loro macchina si blocco´ nei pressi della banca e i banditi furono bloccati durante la fuga a piedi.

Sergio Mangiameli fu invece trovato nel `99 con un piccolo arsenale in casa: una mitraglietta Skorpion con 200 colpi e due pistole Beretta calibro 22 e 7,65. Il conflitto a fuoco avvenuto ieri a Bra e i gesti eroici compiuti dai carabinieri del Comando provinciale di Cuneo, guidati dal comandante Demetrio Conti e dal responsabile del reparto operativo Mario Simeoni, hanno suscitato grandi emozioni in tutto il cuneese.´`Il grave episodio di Cherasco, risoltosi senza danno per la comunita´ grazie all’intervento dei carabinieri – ha detto il presidente della Provincia di Cuneo Raffaele Costa – ci porta a riflettere, ancora una volta, sulla necessità di poter garantire ai nostri cittadini la sicurezza in tutti gli ambiti di vità’.

Il sindaco di Bra, Camillo Scimone, ha inviato un telegramma ai carabinieri. «A nome dell’intera amministrazione comunale di Bra – è scritto nel telegramma – mi complimento per il coraggio, la preparazione, la professionalità dimostrata dai vostri militari». Per il maresciallo Agostino Giuseppe Sallustio, il primo ad affrontare in banca i rapinatori, e per il collega Umberto Lettieri, protagonista della cattura a Bra, saranno proposti riconoscimenti così come per gli altri colleghi intervenuti. «Ho rischiato tantissimo, ma ho fatto il mio dovere», si è limitato a dire oggi Sallustio tornato regolarmente in servizio.

RAPINA ALLA BANCA DI CHERASCO (CN)ultima modifica: 2008-04-12T09:41:00+02:00da ggiurata
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