Ministero del lavoro
Approvate due norme di deregolazione di adempimenti relativi ai rapporti di lavoro
Abrogati gli obblighi di comunicazione tra appaltante e sub-appaltatore e slittate le visite preassuntive
Pubblicata il 03/06/2008
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Come richiesto dai consulenti del lavoro e dai professionisti, il governo ha avviato l’opera di semplificazione degli adempimenti connessi al rapporto di lavoro.
Lo ha reso noto il Ministero del lavoro, spiegando che il Consiglio dei ministri del 30 maggio ha approvato due norme di deregolazione di adempimenti relativi alla gestione del rapporto di lavoro che sarebbero entrati in vigore nei prossimi giorni e che avrebbero ulteriormente appesantito gli oneri burocratici delle imprese, scoraggiando le nuove assunzioni.
Le norme, in particolare, sono inserite nel decreto legge di proroga-termini e la prima di esse prevede l’abrogazione di tutti gli obblighi di comunicazione tra appaltante e sub-appaltatore, che sarebbero entrati in vigore il prossimo 15 giugno. Il Cdm, invece, ha disposto di rinviare all’autonomia contrattuale delle parti sociali la definizione dei modi più appropriati di regolazione delle comunicazioni in questione, in modo da rendere più utili e flessibili le procedure, mantenendo in vigore la responsabilità solidale tra committente e appaltatore e tra quest’ultimo e sub-appaltatore, così come prevista dalla legge Biagi e da atti normativi successivi.
Il secondo intervento approvato dal Cdm, invece, riguarda lo slittamento al 1° gennaio 2009 della decorrenza dell’obbligo delle visite mediche preassuntive introdotte dal TU Sicurezza, in modo da consentire al governo di analizzare la norma nel corso del tavolo con le parti sociali.
«I primi passi del Ministero del lavoro, guidato dal Ministro Sacconi, vanno decisamente verso una chiara semplificazione – ha commentato la presidente del CNO, Marina Calderone – I consulenti del lavoro plaudono a tutte le iniziative che sbloccano il rapporto di lavoro da vincoli e legami che non invogliano l’imprenditore ad assumere».
«Nel caso specifico della responsabilità solidale negli appalti e subappalti, il provvedimento originario risultava scoordinato rispetto alla previsione contenuta nel D.Lgs. 276/2003 – ha spiegato – Da esso scaturivano numerosi dubbi sulla corretta applicazione delle disposizioni».
«I provvedimenti conseguenti, che mirano a disegnare un rapporto di lavoro più vicino alle reali esigenze di datori di lavoro e lavoratori, non possono che trovare il convinto compiacimento della nostra categoria», ha concluso la Calderone.