EX GUARDIA GIURATA PARTECIPA ALLE OLIMPIADI

lunedì 7 luglio 2008


Verso Pechino 2008: La storia di Antonino Lisotta rimasto paraplegico da Guardia Giurata, oggi campione nazionale di tiro con l’arco.

fonte: SuperAbile
Storie verso Pechino. Antonino Lisotta: quando la famiglia e lo sport aiutano a rinascere
La storia di Antonino Lisotta rimasto paraplegico a causa di un incidente nel lavoro e adesso campione nazionale di tiro con l’arco, pronto per le prossime paraolimpiadi di Pechino. “lo sport mi ha aiutato a socializzare con i miei simili, mi ha umanizzato e mi ha fatto riscoprire il senso di ogni cosa, in altre parole mi ha aperto verso gli altri”
PALERMO – Questa è la storia di chi dalla tragedia si è saputo rialzare grazie all’amore dei suoi familiari e alla pratica sportiva. “Dal momento in cui Guglielmo, il mio allenatore, mi ha messo l’arco in mano, per me è iniziata una carriera sportiva che mi ha fatto diventare campione nazionale Cip – inizia a raccontare Antonino Lisotta – . Lo sport mi ha aiutato a socializzare con i miei simili, mi ha umanizzato e mi ha fatto riscoprire il senso di ogni cosa, in altre parole mi ha aperto verso gli altri”.
Nel maggio scorso, in occasione del campionato italiano dei 70 metri di tiro con l’arco a Marina di Massa, Lisotta ha vinto l’oro negli assoluti, dedicando la sua vittoria a tutti i diversabili del mondo; durante la premiazione ha staccato il biglietto per le paraolimpiadi di Pechino che si svolgeranno a settembre. La sua famiglia lo ha sempre seguito con attenzione e dedizione in tutte le sue performance sportive.
Lisotta si commuove al pensiero della sua bambina di 8 anni per come ha vissuto, in tutti questi anni, la realtà di avere un papà diversabile. “Mia figlia di 8 anni è cresciuta con la mia disabilità; quando ho vinto il campionato italiano nel 2007 si è ritagliata, a mia insaputa, il foglio di giornale, portandolo a scuola per dimostrare che il suo papà non era un handicappato’ come alcuni le avevano fatto notare”.
Antonino Lisotta ha 43 anni ed è coniugato dal’94.
Due incidenti stradali hanno segnato profondamente la sua vita: il primo, avvenuto nel’98, mentre era in servizio come guardia giurata, gli causò una frattura cervicale; il secondo, sempre con la macchina di servizio, avvenuto nel giugno 2002, gli provocò una compressione midollare, facendolo rimanere paraplegico.
“Ho vissuto soprattutto nel primo periodo forti momenti di scoraggiamento ma grazie all’aiuto di mia moglie Daniela sono riuscito a superare la crisi iniziale – racconta Antonino Lisotta -. Mia moglie ha lasciato il lavoro per starmi vicino e spronarmi a ricominciare da capo tutta la mia vita. In un primo tempo non sapevo come andare avanti e devo ringraziare l’Inail per il sostegno che mi ha dato tramite l’assistente sociale Stefania De Luca e Angela Graci e la dott. ssa Pasqua Scelfo.
Diverse volte è stato chiamato dall’Inail per dare sostegno e conforto psicologico ad altri persone rimaste disabili a causa di incidenti sul lavoro. In un secondo momento, quindi, grazie alla moglie, alla figlia e all’impegno dell’Inail nel sostenerlo materialmente e psicologicamente, Antonino Lisotta riesce a raggiungere, gradualmente, un suo nuovo equilibrio psicofisico. La sua vita, però, cambia radicalmente pagina quando entra a fare parte, nell’ottobre del 2002, del centro di riabilitazione per medullolesi di Villa delle Ginestre che, attualmente assiste poco meno di 5 mila disabili. Proprio a Villa delle Ginestre, Lisotta ha il primo contatto con il mondo dei diversamente abili, e, iniziando a conoscere altre persone paraplegiche, scopre di non essere solo. A Villa delle Ginestre inizia a praticare lo sport previsto dal suo programma di riabilitazione psico – motorio, in particolare: il tiro con l’arco, la scherma e il tennis da tavolo.
Conosce il tecnico specializzato di tiro con l’arco per diversabili Guglielmo Fuchsova, ex atleta della nazionale di tiro con l’arco fitarco e allenatore del CIP che, credendo in lui, lo fa diventare, nel giro di pochi anni, un campione di questa pratica sportiva. Lisotta , attualmente, ha un livello di preparazione pari a quello dei normodotati che, recentemente, ha battuto nelle gare regionali ed interregionali di tiro con l’arco. Dopo la vittoria del giugno 2006 il Cip gli comunica che era entrato a fare parte della nazionale italiana di tiro con l’arco. Dopo aver vinto nel luglio 2007, la medaglia d’argento, subito dopo riceve la convocazione per i mondiali in Corea finalizzato a qualificare l’Italia su 42 nazioni ai prossimi giochi paraolimpici di Pechino. L’Italia è arrivata al quinto posto su sei che ne sono state qualificate.
“All’Inail devo moltissimo anche perché mi ha permesso di allenarmi con le più moderne attrezzature sportive. Se vincerò a Pechino, a vincere saranno pure la mia famiglia, il mio allenatore e l’Inail di cui mi sento parte”. Due mesi fa Lisotta ha ottenuto la possibilità di allenarsi, in vista delle sue prossime performance sportive, in un’area specifica di proprietà dell’Inail. In questo terreno Lisotta spera che in futuro possa realizzarsi un centro polivalente per diversamente abili. “La mia famiglia, l’Inail e lo sport mi hanno fatto ritornare la voglia di lottare e di andare avanti per aiutare tanti ragazzi diversabili che stanno a casa o meglio agli arresti domiciliari’.
Antonino Lisotta è vice-presidente dell’associazione sportiva di Villa delle Ginestre e come volontario si occupa di orientare i diversabili alle diverse pratiche sportive. Inoltre segue pure un laboratorio artistico di terapia della riabilitazione. Si occupa anche per conto del Cip provinciale del CAS , il centro di avviamento allo Sport finalizzato a ricercare nuovi atleti.

EX GUARDIA GIURATA PARTECIPA ALLE OLIMPIADIultima modifica: 2008-07-07T09:08:24+02:00da ggiurata
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