Dott.ssa Montanari vs Ausl. Lunedì inizia il processo per mobbing

Inizierà lunedì il processo sul caso della dottoressa Giuliana Montanari, medico chirurgo all’ospedale Franchini di Santarcangelo, che ha fatto causa per mobbing all’Ausl di Rimini.

RIMINI | 15 luglio 2008 | Dopo due anni di interrogazioni in giunta regionale e di banchetti di raccolta firme, approderà in tribunale lunedì. Alle 15 inizierà il processo per fare chiarezza sulle cause che avrebbero portato al demansionamento, nel 2006, della dottoressa Giuliana Montanari dal ruolo di responsabile del reparto di oncologia dell’ospedale di Santarcangelo. Per esempio la logica clientelare nel meccanismo delle nomine ai vertici della sanità pubblica riminese, come sostiene il consigliere regionale Pdl Gioenzo Renzi, che sollecitato dalle pazienti della dottoressa, da due anni ha preso in carico il caso sottoponendolo più volte in giunta regionale all’assessore alla sanità Bissoni.
Dall’88 medico chirurgo all’ospedale Franchini di Santarcangelo, unico polo di riferimento in Romagna dotata di apparecchiatura per la radioterapia intraoperatoria, la dottoressa Montanari ha effettuato più di 600 interventi di tumore al seno. A deporre in aula e a sostenerla al processo ci saranno anche le sue pazienti.
Secco, anche questa volta, il ‘no comment’ dell’Ausl di Rimini che abbiamo contattato.
L’azienda ribadisce la posizione espressa dall’inizio della vicenda dal direttore Tonini: riguardo alle accuse di scarsa trasparenza sulla riorganizzazione della Chirurgia Generale di Santarcangelo, le scelte effettuate – ha detto Tonini – rispondono al Progetto di riqualificazione di tutta l’attività legata alla senologia.
Riguardo alla situazione della dottoressa, ribadisce che non ha subito alcun demansionamento: solo la sua lunga assenza per malattia, dal maggio 2006, ha determinato una mancata opportunità di ulteriori riconoscimenti professionali. Pertanto non c’è alcun ostacolo al rientro in servizio immediato della dottoressa Montanari qualora le sue condizioni di salute lo consentano.