Garantivano sicurezza a Caselle I carabinieri: una banda di ladri

Sette arresti fra i vertici dell’azienda che per anni ha garantito la security in aeroporto ed i controlli radiogeni: rubavano i valori a loro affidati…

Hanno garantito per anni la sicurezza a Caselle, anche quella dei controlli radiogeni.  I vertici della Union Delta (già finiti in un grosso guaio fiscale un paio d’anni fa) sono in manette per un maxi furto, da loro orchestrato,  nel proprio caveau: si parla di oltre 5 milioni di euro. Attualmente il servizio a Caselle è gestito dalla All System.  (AC)

 (Comunicato Stampa Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale di Torino)

Torino, 20 giugno Hanno sottratto, in circa dieci anni, oltre 5.3milioni di euro dai caveaux di una società di vigilanza incaricata di svolgere il servizio di “trasporto, custodia e contazione valori” per conto di alcune banche italiane. A seguito delle indagini svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo, il Tribunale di Torino ha emesso 7 provvedimenti di cattura, 4 dei quali in carcere e 3 ai domiciliari. I reati contestati agli indagati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, furto continuato e aggravato, simulazione di reato, bancarotta fraudolenta.

Icaveau della società UNION DELTA Torino conteneva circa 15 milioni di euro di giacenza media, suddivisi tra i vari istituti di credito per conto dei quali la società di vigilanza eseguiva il servizio di trasporto/deposito. L’amministratore delegato Ezio MORETTINI, 63 anni, attraverso l’aiuto dei suoi sodali Giuseppe GRILLO, 57 anni, di Torino, Salvatore CAIAZZA, 45 anni, di Frossasco, Lorella TORTI, 45 anni, di Collegno, Elena FIORE, 37 anni, di Torino (tutti impiegati come guardie giurate all’interno della sala conta e del caveau dell’UNION DELTA), riusciva a far sparire, nel corso degli anni, svariati milioni di euro (prelevandoli poco alla volta) ed utilizzandoli poi per finanziare l’acquisto di una palestra a Milano per conto di Majida LAMRANI, 43 anni, di Milano, e per le varie spese necessarie a sostenere il suo elevato tenore di vita. Anche le altre guardie giurate ricevevano somme di denaro che versavano sui loro conti personali. Il meccanismo attraverso il quale è stato possibile realizzare questo furto sistematico prevedeva: Lorella TORTI e Elena FIORE come responsabili della sala conta UNION DELTA Torino (organo centrale che doveva far quadrare i conteggi del denaro e verificare entrate ed uscite ed era pertanto in grado di falsificare i documenti contabili), CAIAZZA come addetto sia al movimento del denaro dal caveau sia alla sala conta e GRILLO come capo delle guardie che prestavano i servizi di vigilanza all’esterno e il trasporto valori. Grazie a queste figure collocate in posti chiave i furti venivano coperti e mascherati con lo spostamento fittizio di denaro tra i vari istituti di credito che avevano le giacenze all’interno del caveau UNION DELTA. MORETTINI e GRILLO ricoprivano cariche sociali anche all’interno di un’altra società, la MG Global Service (anch’essa operante nel campo della vigilanza e dei servizi connessi), di cui cagionavano il fallimento rispondendo quindi anche del reato di bancarotta. Le indagini venivano poi allargate anche alla filiale di Alessandria della società di vigilanza UNION DELTA e si riusciva a dimostrare che, anche in tale sede, il procuratore speciale Fernando CALAMELA, 61 anni, di Venaria, si era impossessato di denaro contenuto del caveau sottraendolo alle giacenze degli istituti di credito per conto dei quali il servizio veniva svolto.

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Garantivano sicurezza a Caselle I carabinieri: una banda di ladriultima modifica: 2014-06-23T13:01:38+02:00da ggiurata
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