AREZZO CONTRIBUTI PER LA VIGILANZA PRIVATA

Sicurezza, Macrì (An): «Contributi per la vigilanza privata»
Dichiarazione del Vicepresidente provinciale e Consigliere comunale di Alleanza Nazionale Francesco Macrì

«Prendo atto che, grazie alla politica del centrodestra a livello nazionale e aretino, anche al Comune di Arezzo qualcuno si sveglia. Da anni chiediamo iperprotezione per una città che per storia, tradizione e cultura è abituata ad altissimi livelli di sicurezza. Siamo sempre stati vittime di una errata comparazione statistica, per la quale ad Arezzo si stava sempre meglio che a Salerno o Napoli dove dieci anni fa non lasciavano aperta la macchina, dove le ragazze non si sentivano sicure se passeggiavano sole in tarda sera e dove se la gente veniva borseggiata o aggredita ciò non creava allarme sociale…»

«A tutto ciò Arezzo non è mai stata abituata. E non intende abituarcisi ora solo perché qualche campione dell’arrendevolezza ci spiega che ormai il mondo va così. Questo criterio, con le implicite sottovalutazioni che porta con sé, noi lo respingiamo perché è il medesimo che ha ridotto la città in queste condizioni».

«Occorrono più controllo del territorio e maggior coordinamento, a partire da ciò che può fare il Comune. Senza aspettare il pacchetto sicurezza del governo, che come è noto arriverà solo a fine luglio, occorre anticipare le linee guida del nuovo corso. Il Comune fin da subito, oltre alle telecamere che non bastano, deve essere di stimolo verso chi dirige le forze dell’ordine affinché non siano più tollerate oasi del crimine come Sant’Agostino, la stazione e Saione oppure zone di bivacco, di assembramenti di extracomunitari per lo più clandestini. Dissuadere queste presenze vuol dire contribuire alla sicurezza».

«Il Comune si deve ingegnare per evitare che interi quartieri, come sta accadendo, siano abitati solo da stranieri: altrimenti, così, avremo dei ghetti invece di un’integrazione accettabile».

«Quanto alle forze in campo, l’amministrazione comunale potrebbe derogare al contratto collettivo sui vigili urbani, garantendo una turnazione ventiquattr’ore su ventiquattro con la previsione di relativi premi e/o straordinari: Certo, questo a patto che la polizia municipale venga dotata di maggiori mezzi, strutture e soprattutto che si aumenti l’organico cercando con i nuovi concorsi profili professionali più idonei a intervenire sulla sicurezza. Il poliziotto municipale deve sentirsi, e quindi comportarsi, meno da dipendente pubblico e più da poliziotto».

«Ultima ricetta, visto che le risorse umane nel settore sono sempre poche,è quella di utilizzare un ‘esercito’ professionale che sulle nostre strade esiste già: mi riferisco agli istituti di vigilanza privata. Il sindaco, in sede prefettizia, potrebbe concordare tariffe sotto soglia, agevolate. Potremmo così stimolare consorzi di cittadini, commercianti, interi quartieri che, con costi minimi e contributi della pubblica amministrazione, potrebbero avvalersi di pattuglie private per organizzare e garantirsi una sicurezza di prossimità».

«Serve una piramide funzionale, ben organizzata e che salga fino ai livelli più alti, quelli delle forze dell’ordine con le loro esclusive competenze ma anche con un Comune che può e deve fare subito la sua parte in termini sussidiari. Per fare tutto questo occorre che la sinistra e il sindaco, cambino mentalità e tirino fuori ciò che i cittadini pretendono: i cosiddetti attributi».
MERCOLEDÌ 28 MAGGIO 2008 13:36 – AN

AREZZO CONTRIBUTI PER LA VIGILANZA PRIVATAultima modifica: 2008-05-26T08:50:00+02:00da ggiurata
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